"II corpi intermedi, coloro che vivono il peso di certe scelte strategiche facciano sentire la propria voce"
E’ con grande piacere che apro i lavori della II Convention della Cassa Nazionale del Notariato dedicata a "L’attualità delle tutele previdenziali: riflessioni sul sistema notariato”.
Sono passati solo pochi mesi da settembre 2024, quando sempre a Napoli, abbiamo voluto che si tenesse il 13 e 14 settembre, la prima edizione di quest’evento, dal titolo “Previdenza complementare e compenso professionale”.
Perché Napoli?
Perché è una città inclusiva, che accoglie tutti, indipendentemente da qualsiasi differenza etnica, sociale, culturale, città che quest’anno festeggia il 25’ centenario dalla sua fondazione (Neapolis), risalente al 21 dicembre 475 a.C., ad opera degli abitanti di Cuma.
Quali sono, poi, i motivi, di un appuntamento annuale in cui si discuta di previdenza?
La spiegazione può apparire a taluni banale, ma abbiamo sempre pensato che risulta fondamentale che i corpi intermedi – e, più in particolare, coloro che quotidianamente vivono il peso di certe scelte strategiche, a volte non coerenti rispetto al quadro d’insieme - facciano sentire la propria voce e offrano un contributo finalizzato ad orientare i decisori politici.
In più, si concluderà - tra un mese, o poco più – il mio triennio di Presidenza Cassa e ci tenevo a salutare coloro che ci hanno accompagnato in questo percorso, oggettivamente non semplice, con un avvenimento degno di rimanere nella nostra memoria.
Proprio pochi giorni fa mi è stato chiesto quale fosse il risultato più gratificante che ritenevo di aver raggiunto in questo triennio, che si collega con un sottile fil rouge al primo periodo, vissuto da Consigliere.
La risposta è semplice: la diffusione del sistema previdenziale e delle sue caratteristiche. All’interno della categoria e non solo!
Troppo spesso abbiamo sentito ripetere che la previdenza è noiosa, che riguarda la vecchiaia (un sostantivo che difficilmente viene utilizzato, perché evoca il decadimento fisico, la malattia), che ha un valore politico relativo in quanto propria dell’uscita dal mondo del lavoro.
La verità vera, in realtà, è un’altra.
C’è una condizione di fragilità nella terza età, riconosciuta dall’articolo 38 della Carta Costituzionale meritevole di tutela.
E per farlo bisogna conoscerne i presupposti normativi, anche al fine di orientare la politica verso la giusta attuazione del sistema delle assicurazioni c.d. sociali, obbligatorie e facoltative, il cui fine ultimo rimane quello del sostegno ai più deboli. Nella consapevolezza dell’insufficienza delle risorse rispetto alle esigenze.
Quindi, confronti ripetuti, volti ad approfondimenti economici, demografici, statistici, finanziari, politici.
Trasmettendo dati, spingendo alla riflessione, facendo intendere quanto il futuro dipenda dalla conoscenza del passato. Senza demagogia, senza false promesse o interventi mirati al consenso immediato, impedendo – in alcuni casi anche in maniera drastica – che concessioni del momento (forse legittime rispetto allo status quo) impattassero pesantemente sui conti, in una proiezione temporale prospettica.
Quello vissuto in prima persona - grazie al sostegno del Cda, che mai è mancato – è stato un viaggio entusiasmante. L’ho descritto nello scorso marzo, come “lungo” (in termini di chilometri percorsi), “ricco di soddisfazioni” (per il costante affetto mostrato dalla categoria), “esaltante” (visti i risultati ottenuti), “impegnativo” (per le problematicità non solo di periodo), che ho affrontato, cosciente delle sue difficoltà.
Il patrimonio del nostro Ente- che fornisce servizi a più di 7.600 iscritti, di cui 2.600 pensionati – è cresciuto, fino a superare, quanto all’investito a valori correnti, i 2 miliardi di euro; il dialogo con i colleghi più giovani è stato “anticipato”, nel senso che li abbiamo avvicinati sin dai primi giorni successivi al superamento delle prove concorsuali, per illustrare loro le caratteristiche, le attività e gli aiuti offerti dalla Cassa; il piano di comunicazione è stato implementato affinchè l’informazione fosse fruibile, aggiornata e continua; le interlocuzioni di categoria sono state volte alla ricerca di una sinergia con il Consiglio Nazionale del Notariato.
Ma i problemi rimangono. Come tacere sul disavanzo nei conti dello Stato, sulla crescita economica inadeguata, sui prepensionamenti, sulla spesa pensionistica in costante aumento, sull’inverno demografico, sulla necessità di nuove prestazioni di welfare, sulla previdenza complementare e sulla crisi delle libere professioni?
Così è nata la Convention che si apre oggi, su "L’attualità delle tutele previdenziali: riflessioni sul sistema notariato”.
Il riferimento al “sistema notariato” non è da intendersi come una sorta di chiusura rispetto al mondo esterno. Pur consapevoli delle nostre peculiarità - mutualità, patto intergenerazionale, assistenza ai più deboli e solidarietà restano valori fondanti dell’universo notarile – di quanto il ruolo che interpretiamo sia sempre più al passo dei temi, in uno spazio senza regole, rimaniamo aperti al confronto.
Allora, ancora una volta, una due giorni, con tre tavole rotonde - rispettivamente - su “Indicizzazioni pensionistiche ed equilibrio dei conti”, “Welfare e autonomia delle Casse di previdenza” e “Contributivo/retributivo: dilemma irrisolvibile?”.
Tematiche a forte impatto, che analizzeremo grazie ai protagonisti dei vari confronti, che ci onorano con la loro presenza.
Buona Convention a tutti, certo degli spunti che i nostri illustri ospiti – ai quali va il mio personale ringraziamento per la partecipazione - offriranno nel corso dei lavori.