I sistemi previdenziali nel mondo

Newsletter Comunicazione 13 Maggio 2022

Ogni Stato, anche se appartenente allo stesso Continente, ha regole e norme diverse che spesso rendono complicata la vita lavorativa del singolo professionista quando decide di svolgere la propria attività in più luoghi diversi tra loro. Lo è per molti motivi ma tra questi è sicuramente “oggetto di preoccupazione” l’esistenza o meno di un regime pensionistico ad hoc. E quando è previsto, non è detto che il Paese dove opera il notaio abbia messo in piedi un sistema di portabilità dei contributi versati e degli anni maturati al fine pensionistico. 

La stessa Associazione delle Casse di previdenza partecipando alla consultazione pubblica sul Pilastro Europeo dei Diritti Sociali ha sottolineato come “La crescente mobilità geografica nell’UE dei professionisti impone la creazione di servizi e strumenti per la portabilità dei contributi e la ricostruzione delle carriere contributive, per garantire prestazioni pensionistiche adeguate a fine carriera. Deve essere valorizzata l’esperienza della Commissione europea con il progetto TTYPE (Track and trace your pension in Europe) per la costruzione di un sistema di monitoraggio europeo delle pensioni dei lavoratori”.

Almeno in Europa, nel frattempo, il sistema di coordinamento modernizzato ha introdotto il principio della buona amministrazione, in base al quale le istituzioni degli Stati membri sono tenute a cooperare tra loro e a fornirsi assistenza reciproca. Il sistema centrale di scambio elettronico di informazioni sulla sicurezza sociale (EESSI) è stato messo a disposizione dalla Commissione nel luglio del 2017 e dovrebbe diventare completamente operativo in tutti e 32 i paesi partecipanti entro giugno 2022.

Ma cosa succede se il notaio libero professionista lavora in America Latina, in Sud Africa, in Bielorussia, in Austria o addirittura in Giappone? Quali sono i suoi compiti? Cosa prevede l’assistenza sanitaria? E quale regime pensionistico è in vigore?

A pubblicare un interessantissimo documento dal titolo “Sistemi previdenziali dei Paesi UINL” è l’International Union of Notaries, un'organizzazione non governativa che comprende 91 Paesi di cui 22 dei 28 paesi membri dell'Unione Europea e 15 dei 19 paesi del G20, mostrando così l'espansione del sistema giuridico europeo. Oggi è presente in quasi 120 paesi, per un totale di 2/3 della popolazione mondiale. Obiettivo: promuovere, coordinare e sviluppare la funzione e l'attività dei notai in tutto il mondo nonché monitorare e raccogliere tutti i dati utili a fotografare i vari sistemi. 

Il documento è stato curato dal notaio Carlo Bolognini già Componente Cassa Nazionale del Notariato e Presidente della Commissione che nell’Associazione si occupa proprio di previdenza.

“Il notariato sebbene molto diffuso nel mondo, fatte salve alcune caratteristiche di base  - si legge nella prefazione del report - è assai disomogeneo perché ciascun Paese ha leggi e assetti amministrativi diversi, diverse tradizioni, diverse realtà sociali ed economiche. La necessità di conoscere le diversità per potere creare un ponte fra realtà tra loro diverse, ha comportato per la UINL I'esigenza di creare commissioni di studio e di confronto la cui funzione non è solo tecnica, ma anche politica; si pensi alla Commissione Diritti Umani. La commissione Securitè Sociale si occupa di un argomento che è di fondamentale importanza per i notai come per tutti i lavoratori: I'assistenza solidaristica e il trattamento pensionistico”. 

“Le profonde diversità esistenti tra i diversi Sistemi costituiscono al contempo una difficoltà e uno stimolo e anche questa commissione ha uno scopo politico oltre che tecnico, ma I'intento di favorire I'istituzione o i perfezionamento di sistemi previdenziali a favore di quei Notariati che ancora non li possiedono presuppone la conoscenza il più possibile approfondita della situazione previdenziale, ma anche socio economica e finanche politica di ciascun Paese dell'Unione. Allo stato attuale, i notariati che possiedono autonome casse di previdenza sono tutti europei, con I'eccezione di pochi Paesi sud americani; tuttavia tra i notariati che si rifanno alla previdenza generale dello Stato ve ne sono alcuni che sono riusciti a realizzare delle forme collaterali autonome integrative o di assistenza. Da anni i dati relativi ai singoli Notariati sono raccolti dai Gruppi Continentali in base a tabelle uniformi; ma le tabelle da sole non bastano: occorrono organiche relazioni di accompagnamento che spieghino chiaramente il Sistema a chi non lo conosce, che accennino anche alle specifiche problematiche sociali, politiche, territoriali ed economiche”. 

Riportiamo tre realtà molto diverse tra loro: il Giappone, l’Austria e l’Italia

 

Il notaio in Giappone

I notai sono pubblici ufficiali nazionali, ma la competenza territoriale di ciascuno è limitata alla giurisdizione dello specifico Ufficio affari legali o Uffìcio affari legali distrettuali a cui è collegato. Ad esempio, i notai assegnati all'Ufficio per gli affari legali di Tokyo possono esercitare le loro funzioni solo all’ interno delI'area metropolitana di Tokyo.

I notai non possono svolgere altre attività senza il permesso del Ministro della Giustizia.

Nonostante il loro carattere ufficiale, i notai non percepiscono alcuna remunerazione dalle casse nazionali.

 La loro unica fonte di reddito sono le commissioni ricevute dai loro clienti. Di conseguenza, la conduzione degli affari dei notai giapponesi è simile a quella delle imprese individuali, che pagano dal loro reddito tutti i costi necessari per la gestione dei loro uffici, come I'affitto degli uffici, gli stipendi dei dipendenti, gli apparecchi elettrici e così via.

Le tariffe per i servizi di notaio sono stabilite dal Cabinet Order per le commissioni per i notai e applicate a livello nazionale. Non c'è spazio per sconti sulle tasse. Le commissioni sono calcolate in base al valore monetario dell'oggetto di un contratto o testamento, oppure in base al tempo impiegato dai notai in caso di verifica di alcuni fatti. Per quanto riguarda la certificazione di determinati atti o atti costitutivi o attestazioni, I'ordinanza del gabinetto stabilisce tariffe fisse in base ai documenti interessati.

Pensione

Non esiste un regime pensionistico specificamente progettato per i notai in Giappone.

Tutti gli individui dai20 ai 60 anni residenti in Giappone hanno I'obbligo di aderire al regime pensionistico nazionale (Kokumin Nenkin). Inoltre, ci sono i seguenti due regimi pensionistici per persone con determinati tipi di impiego o uffici pubblici.

Pensione assistenziale (Kosei Nenkin): per tutti i dipendenti di società e aziende designate dalla legge sulla pensione assistenziale

Aiuto reciproco Pensionistico (Kyosai Nenkin): per funzionari pubblici e membri del personale delle scuole private

Molti notai in Giappone sono nominati tra giudici e pubblici ministeri esperti, che sono tenuti a partecipare alla pensione di mutuo soccorso per i funzionari pubblici nazionali. Di

conseguenza, hanno diritto a ricevere la pensione in base a questo regime (da ottobre 2015,la pensione di mutuo soccorso è stata integrata con il regime di pensione assistenziale). Per quei notai che hanno lavorato come avvocati privati, hanno diritto a ricevere la pensione in base al regime pensionistico nazionale.

 L’Assicurazione medica

Il Giappone adotta un sistema di assicurazione medica universale e tutti i cittadini aderiscono a uno dei tre seguenti sistemi di assicurazione medica: Schema nazionale di assicurazione medica, gestito dal governo locale; Schema sindacale di assicurazione medica gestito da unioni di imprese, ditte o società; e regime di assicurazione medica gestito da unioni sociali di funzionari pubblici. Non esiste un regime di assicurazione

medica specificamente progettato per i notai. Tutti i notai aderiscono al sistema nazionale di assicurazione medica e pagano la quota di assicurazione in base al loro livello di reddito. Circa il 70o/o delle spese mediche è coperto dall'assicurazione.

 

Il notaio in Austria

I notai austriaci sono pubblici ufficiali. Il ministro federale della giustizia è autorizzato ad istituire nuovi uffici notarili, a chiudere quelli esistenti o a trasferire un uffìcio notarile a un altro luogo tramite ordinanza ufficiale (sez 9 para 1, NC). 

 L'assegnazione sistematica degli uffici di notaio garantisce ai cittadini la fornitura di servizi legali completi, con logica di prossimità su tutto il territorio nazionale. I notai sono vincolati ai confini dei loro uffici notarili, devono occuparsi del loro ministero e fornire servizi legali al pubblico in generale nel territorio assegnato al loro ufficio. I notai possono prestare i propri servizi fuori dai confini degli uffici notarili solo in casi eccezionali, se sorge un'urgenza particolare. I notai sono vincolati dal loro codice professionale al rispetto dei confini del loro distretto (Codice di condotta professionale 2000, elemento 2).

 Digitalizzazione

Dopo intensi preparativi e I'attuazione delle massime precauzioni di sicurezza, i notai austriaci hanno lanciato I'archivio elettronico dei documenti "cyberDOC" in risposta all'avvento della moderna tecnologia dell'informazione.

L'archivio di documenti elettronici non serve solo a garantire la sicurezza elettronica dell'archiviazione, ma anche circolazione sicura dei documenti (ad esempio nelle aree chiave dell'e- government, dei Registri Fondiari e del registro delle imprese nonché in generale nelle transazioni legali elettroniche condotte con il sistema giudiziario). In relazione all'archivio dei documenti elettronici, i notai austriaci possono anche fare

affidamento su una firma elettronica di legalizzazione. Quando agiscono per affari ai sensi del sez 1 NC (redazione di atti autentici, legalizzazione), o anche per scopi di altre attività professionali ai sensi della sezione 5 NC, i notai possono utilizzare la firma elettronica del notaio.

 Se tutte le parti di una transazione legale hanno firme elettroniche, i notai possono anche redigere atti autentici (esclusivamente) in formato elettronico.

 Il trattamento pensionistico

 Ogni pensione di vecchiaia è composta da tre sub componenti, un importo di base progettato come un elemento di previdenza sociale, un importo incrementale, che tiene conto della durata dell'assicurazione, e una prestazione integrativa, calcolata come percentuale del reddito mensile medio della persona assicurata durante un determinato periodo di sorveglianza.

Se una persona assicurata non riesce a raggiungere la soglia minima predeterminata ha diritto a una prestazione di vecchiaia minima; il sistema notarile prevede quindi una vera e propria pensione minima.

Attività di assistenza

 Non ci sono attività di assistenza pagate dall'Istituto di Assicurazione Pensionistica ad eccezione dei casi di necessità particolari.

Assicurazione sanitaria

In Austria, i notai erano stati esentati dal sistema sanitario pubblico dal 2001, ma a condizione che ogni notaio avesse firmato un contratto con un'assicurazione sanitaria privata (con la quale il Consiglio Nazionale dei Notai aveva concluso un contratto quadro) o a condizione di aver scelto un'assicurazione sanitaria pubblica individuale (autoassicurazione).

 

Il notaio nel Bel Paese

Tutti i notai italiani hanno la competenza necessaria per stipulare qualsiasi contratto, ma gli studi non hanno tutti la stessa struttura. Ci sono studi, soprattutto di notai giovani o ubicati in piccoli centri, nei quali il notaio opera da solo, con I'ausilio di uno o due impiegati; soprattutto nelle grandi città ci sono studi associati con

numerosi notai e decine di impiegati; lo studio medio è composto da uno o due notai e un numero di impiegati che varia tra quattro e otto.

 Digitalizzazione

Tutti i notai operano servendosi di avanzati mezzi informatici e sono collegati tramite le RIIN (rete unitaria del notariato), una intranet che consente di condividere dati, fornisce il collegamento con banche dati, uffici e amministrazioni pubbliche e fornisce altri servizi. I registri cartacei, così come gli stessi atti notarili cartacei non sollo scomparsi, ma sono stati affiancati da archivi informatici e da atti telematici; questi ultimi sono conservati presso un archivio digitale tenuto dal Consiglio Nazionale del Notariato.

 Organi rappresentativi

I notai che hanno sede nello stesso Distretto formano un Collegio ed eleggono un Consiglio Notarile Distrettuale con funzioni di controllo.

L'Organo supremo del Notariato è il Consiglio Nazionale del Notariato con sede a Roma.

La previdenza dei notai italiani è gestita autonomamente dalla categoria, senza contributi da parte dello Stato, tramite la Cassa Nazionale del Notariato, con sede a Roma.

I Notai membri del Consiglio Nazionale del Notariato e del Consiglio di Amministrazione della Cassa sono eletti dai notai su base nazionale ogni tre anni.

 La Cassa Nazionale del Notariato è stata istituita nel novembre 1919, con il compito primario di corrispondere un assegno supplementare ai notai i cui onorari non avessero raggiunto complessivamente, nell'anno, un minimo predeterminato. Dall'agosto 1924 Ia Cassa iniziò a erogare Pensioni a favore dei notai cessati dall'esercizio e delle loro famiglie ed a prestare assistenza con sussidi a favore dei notai e delle loro famiglie in condizioni di indigenza. Dal 1975 al 1994\a Cassa è entrata a far parte della sfera pubblica quale Ente gestore di previdenza e assistenza obbligatoria; dal 1995 è stata trasformata in associazione di diritto privato, sia pure conservando i controlli ministeriali dipendenti dalla natura di funzione pubblica dell'attività previdenziale.

La Cassa Nazionale del Notariato non fruisce di alcun contributo da parte dello Stato ed ha un metodo di finanziamento misto: la fonte primaria di entrate è costituita dai versamenti obbligatori mensili effettuati da tutti i Notai ltaliani, proporzionali al numero e valore degli atti da ciascuno stipulati; la fonte secondaria è costituita dalle rendite di investimento mobiliare e immobiliare del patrimonio. Il patrimonio, nel 2021, ammonta a circa 1,6 miliardi di euro.

Il trattamento pensionistico

 I notai italiani possono esercitare la professione sino al compimento dei 75 anni. Il trattamento pensionistico è improntato alla solidarietà pura ed è quindi svincolato dai contributi che ciascun notaio ha versato durante la vita professionale. L'ammontare della pensione si calcola esclusivamente in base agli anni di effettivo esercizio della professione.

 Ha diritto alla pensione il Notaio che:

- ha raggiunto 75 anni di età, con almeno 20 anni di esercizio (pensione di vecchiaia);

- ha raggiunto 67 anni di età con almeno 35 anni di contributi;

- ha raggiunto 30 anni di esercizio con almeno 35 anni di contributi.

 Il notaio, al momento del suo ritiro, ha diritto a percepire inoltre alla somma di denaro una tantum a titolo di indennità di cessazione. Come per la pensione, anche I'indennità di cessazione è calcolata in relazione agli anni di esercizio della professione ed è pari, per ciascun anno di esercizio, a 1112 della media nazionale dei parametri repertoriali dei 20 anni precedenti al pensionamento.

 In caso di morte del notaio, la pensione è corrisposta al coniuge ed ai figli minori (oppure sino ai 26 anni se con reddito basso); I'indennità di cessazione sono corrisposti a favore del coniuge e dei figli.