Si è tenuta, oggi, a Palazzo Wedekind a Roma, la tavola rotonda organizzata dalla Cassa Nazionale del Notariato e dalla Fondazione Italiana del Notariato

Si è tenuto, oggi, a Roma a Palazzo Wedekind, il convegno, organizzato dalla Cassa Nazionale del Notariato e dalla Fondazione Italiana del Notariato, dal titolo “Autonomia delle Casse di Previdenza – Formazione - Prospettive di Riforma”.
“I numeri confermano la validità di una visione lungimirante: a distanza di circa un trentennio dalla riforma, la ricchezza della Cassa è cresciuta ininterrottamente a riprova di una maggiore efficienza nella gestione complessiva”. Così Patrizia Sara Siciliano, Presidente della Cassa Nazionale del Notariato, aprendo i lavori dell’evento, sottolineando che “dall’anno della privatizzazione (1995) al 2024 (ultimo dato a consuntivo disponibile), il Patrimonio delle Cassa è cresciuto di oltre 140 punti percentuali, raggiungendo, oggi, grazie a prudenti investimenti, quasi due miliardi di euro. Questa solidità patrimoniale ha consentito alla nostra Cassa di ampliare le proprie azioni di welfare che oltre all’assegno di integrazione e alla polizza sanitaria sostiene i giovani notai attraverso l’erogazione dell’impianto studio e apposite convenzioni bancarie”.
Un’occasione per dibattere su temi di grande attualità sia per la Cassa sia per il Sistema privato e pubblico. Come l’autonomia che permette ad ogni Cassa di previdenza privata e privatizzata di studiare accuratamente la propria platea così da poter mettere in campo misure ad hoc.
Una modalità molto apprezzata sia da Vincenzo Cariddi, Capo dipartimento del lavoro del Ministero, sia da Micaela Gelera, Commissario Inps e attuario, entrambi intervenuti alla tavola rotonda, alla quale si sono alternati gli interventi di Tiziana Stallone, Vice Presidente Vicario AdEPP, e dei Consiglieri di Amministrazione della Cassa, Giuseppe Mattera, Andrea Dello Russo, Roberto Martino e Stefano Poeta, il Presidente dell’Associazione dei Giovani Notai, Vincenzo Carbonelli.
Proprio i neo iscritti sono stati spesso oggetto di dibattito. Perché, se da una parte preoccupano l’inverno demografico e l’allungamento dell’aspettativa di vita, le difficoltà dettate da un mercato del lavoro labile e da una concorrenza sempre più sfrenata rischiano di accentuare il calo delle vocazioni che sta interessando tutte le professioni, compresi i notai.
I relatori si sono, quindi, confrontati sulle possibili soluzioni o sul cammino da intraprendere e la formazione, sia previdenziale sia professionale, è sicuramente un punto dal quale partire.
“Il futuro ci sta mettendo di fronte a tante incertezze e problematiche ma vi posso assicurare che non ci troverà impreparati. Abbiamo ben chiaro cosa ci aspetta – ha detto il Presidente Siciliano -Infatti, prima che lo chiedesse la Commissione bicamerale di controllo, la Cassa ha sempre sostenuto l’importanza della formazione dei propri amministratori, indispensabile per il buon esercizio dell’autonomia gestionale riconosciuta dal Legislatore. Continueremo su questa strada. Così come stiamo già organizzando i prossimi incontri sul territorio. Partiremo a Gennaio dal Lazio e poi toccheremo altre Regioni. Io e il CDA, porteremo la Cassa nelle singole realtà. E dove non arriveremo noi, arriverà la comunicazione della Cassa che sarà sempre più completa, diretta, immediata, trasparente, interattiva”.
In nome di quel dialogo che la Cassa ha costruito da tempo e continuerà a portare avanti. Un punto di riferimento per gli iscritti ma anche un ponte tra generazioni per difendere quel patto che non tradisce uno dei principi fondanti del sistema: la solidarietà.
Un unicum nel panorama Casse, unite però, come è stato più volte sottolineato da tutti i relatori durante il convegno, da obiettivi comuni: riportare la tassazione sui rendimenti dal 26 al 20%, partecipare a tutti i tavoli di confronto con i Ministeri vigilanti sui temi di loro interesse, dal decreto investimenti alla eliminazione della doppia tassazione, dal mercato del lavoro al sostegno per le fasce più deboli.
Nel frattempo, come raccontato dai Consiglieri di Amministrazione, la Cassa sta portando avanti le azioni che sono il proprio fiore all’occhiello come la Polizza Sanitaria, sulla quale l’Ente ha investito 9 milioni di euro, e l’assegno di integrazione, che ha visto un balzo in avanti non di poco conto: 2,4 milioni di euro.
E nel futuro? Si parlerà di sblocco delle carriere e di LTC (Long Term Care).
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